Visualizzazioni totali

domenica 18 settembre 2011

Mont Maudit (4468)-Mont Blanc du Tacul (4248)

Data: 30 agosto 2011
Cartografia: L'escursionista editore (Monte Bianco - Courmayeur)
Difficoltà alpinistica: PD (qualche tratto di AD)
Dislivello: 1150 m
Distanza 16 chilometri
Tempo: 6 ore fino al Mont Blanc du Tacul (+3 ore e 15 il ritorno a Punta Helbronner dal Mont Blanc du Tacul).

Dal Rifugio del Cosmiques si segue la traccia lungo il versante seraccato del Mont Blanc du Tacul;

Seraccata del Mont Blanc du Tacul
si raggiunge e supera il Col Maudit (4035) e si sale in direzione del Col du Mont Maudit.
Poco prima del Col du Mont Maudit
Baciato dal primo solo il Col du Mont Maudit
si abbandona la traccia per la normale al Bianco e si sale a sinistra in direzione dell'anticipa del Maudit (4340) raggiungendo la cresta.


Da qui si segue il filo di cresta (occhio alla cornice).
A circa 60-70 metri sotto la vetta inizia il tratto di AD su una pendenza di circa 60 gradi lungo circa 200-300 metri; a circa 40 matri sotto la selletta, prima della vetta, si deve salire un tratto sui 60 gradi quasi ghiacciato, in quanto completamente a Nord-Nord-Ovest.


Dalla selletta pochi metri di misto e si raggiunge la vetta.


Franco in vetta al Maudit (4468)
Si scende dalla stessa raggiungendo, a quota 4100, la dorsale e che porta in vetta al Tacul.


Gli ulimi metri (di misto) per salire il Tacul sono un pò impegantivi e molto esposti.

Io e Franco in vetta al Mont Blanc du Tacul (4248)
Dalla vetta del Tacul si scende di nuovo lungo la stessa parete seraccata percorsa al mattino.
Al termine della stessa si può scegliere di raggiungere (come abbiamo fatto noi) Punta Helbronnere a piedi oppure salire all'Aiguille du Midi e ritornare a Courmayer interamente con la funivia.
                                                                    

Simone, Franco 

Traversata del Ghiacciao del Gigante

Data: 29 agosto 2011
Cartografia: L'escursionista editore (Monte Bianco - Courmayeur)
Difficoltà alpinistica: F+
Dislivello: 500 m circa fino al Rifugio del Cosmiques; 700 fino all'Aiguille du Midi
Tempo: 2,5 - 3 ore

Da Courmayer si sale con la funivia fino a Punta Helbronner (3474).
Da qui si scende fino a circa quota 3100.

La punta al centro è l'Aiguille du Midi
Nella parte più bassa della traversata si concontra la zona maggiormente crepacciata......estremamente spettacolare!!!

La salita al Cosmiques (Midi) è molto graduale (poco più di un falsopiano).


                                                                   Simone, Franco

Becca Pouegnenta (2825)

Data: 28 agosto 2011
Cartografia: L'escursionista editore (La Thuille - Piccolo San Bernardo)
Esposizione principale: Nord
Dislivello: 950 m
Tempo: 3 ore

Dal Colle San Carlo (raggiungibile da Morgex oppureda La Thuille) si segue la strada forestale fino al bellissimo lago d'Arpy (segnavia 19).

Sullo sfondo da sinistra: Dente del Gigante, Cresta di Rochefor e Grand Jorasses
Da qui si comincia a percorrere il sentiero che, comodo e ben segnato, porta prima al Lago di Pietra Rossa


e quindi alla Becca (2825).


Questo è un ottimo punto panoramico per ammirare la catena del Monte Bianco, il Gran Combin, il Cervino, il Gruppo del Rosa e il Ghiacciaio del Ruitor.

                                                                      Simone, Franco

Testa di Licony (2930)

Data: 24 agisto 2011
Cartografia: L'escursionista editore (Monte Bianco - Courmayeur)
Esposizione principale: Ovest
Dislivello: 1556 m
Tempo: 3,5 ore

Da Courmayeur ci si porta a Raffort (1374) passando per l'abitato di Villair.
Da Raffort (dove si lascia la macchina) si segue il sentiero n° 44 passando per il paesino di Tsapy. Da Tsapy al Colle di Licony il sentiero si mantiene quasi costantemente su pendenze sostenute.
Dal Colle di Licony (2671) si può ammirare il bel lago omonimo.


Dal Colle di Licony si sale in direzione Ovest



e in circa mezz'oretta si è sulla Testa di Licony (2930).


Poco sotto la cima c'è un bellissimo bivacco costruito da pochi anni: Bivacco L. Pascal.
Per la discesa si può seguire lo stesso percorso di salita, oppure (come abbiamo fatto noi) seguire il primo sentiero sulla sinistra orografica, scendere a La Suche e da qui a Ermitage.
Poco sotto Ermitage, in poco tempo, un sentiero porta a Raffort.
                                                                       Simone, Franco
                                                                    

martedì 13 settembre 2011

Traversata del Monte Bianco (4810)

Data: 20/21 agosto 2011
Cartografia: L'escursionista editore (Monte Bianco - Courmayeur)
Esposizione principale: Ovest / Nord - Est
Difficoltà alpinistica: PD
Dislivello: 2300 m totali di cui 1900 per raggiungere la vetta
Tempo: 14 ore di cui 7 e 10 per raggiungere la vetta

Poco prima di Plan de Lognan, in Val Veny (1630), si lascia la macchina. Si prosegue a piedi sulla strada asfaltata, poi sterrata, e al primo bivio (qui la prima indicazione per il Rif. Gonella) si prosegue a destra. Si percorre il sentiero n°15, inizialmente sul bordo della morena.


Ad un certo punto si deve scendere sulla morena: qui ometti tracciano quasi tutto il percorso. Ci si porta al centro della morena: anche bolli e frecce gialle aiutano la progressione. Alcune volte sono più che evidenti le tracce di sentiero.
Giunti a quello che rimane del Ghiacciaio del Miage a Nord dell'omonima valle, passando soto al Ghiacciaio del Dome,



ci si porta prima sulla destra orografica per superare dei crepacci, poi sulla sinistra, oltrepassando un picolo ghiacciaio.

Da subito il sentiero sulla roccia si fa ripido, pochi sono i momenti di tregua.
In particolare gli ultimi 200 metri circa sono attrezzati con canaponi e scalette di metallo.







Dalla macchina al Rif. Gonella si impiegano circa 5 ore.

Al Rif . Gonella la colazione è a mezzanotte.
La salita verso la cresta è segnata un pò dalla traccia e un pò da paletti.
A quota 3500-3600 era posizionata una scala di alluminio per oltrepassare un bel crepaccio.
Giunti a quota 4000 circa si prosegue su una cresta di misto prima, nevosa poi, percorribile un pò a destra un pò a sinistra. Terminata questa cresta, terminano anche le difficoltà e la salita si trasforma in una passeggiata su ghiaccio.

Io e Franco in vetta al Bianco: ore 7:30
Dalla vetta si segue la traccia verso l'Aiguille du Midi.L'unico punto impegnativo della discesa è il Col Maudit: si deve scendere uno scivolo di circa 60 metri sui 60 gradi.....è facile trovare traffico!

Il Col du Mont Maudit e la seraccata sottostante
Da qui in poi è una lunga camminata fino all'Aiguille du Midi.                                                                     Simone, Franco

lunedì 12 settembre 2011

Mont Dolent (3819)

Data: 17/18 agosto 2011
Cartografia: L'escursionista editore (Monte Bianco - Courmayeur)
Esposizione principale: Sud
Difficoltà alpinistica: PD
Dislivello: 1100 m
Tempo: 5,5 ore

Da Aranouva in Val Ferret (1775) si percorre il sentiero 24 passando sotto il Rif. Elena, proseguendo poi su una ripida traccia di sentiero che porta al Bivacco Fiorio (2735) (3 ore e 15).
Dietro al bivacco c'è un primo ometto. Prima di arrivare al ghiacciaio si deve percorrere circa un chilometro e mezzo su una difficile morena: la traccia è segnata solo con ometti; al mattino presto bisogna fare molta attenzione nell'orientarsi a causa dei numero avvallamenti.
Sul ghiacciaio
si tiene inizialmente la sinistra.
Circa a metà ci si sposta al centro per oltrepassare un evidente crepaccio.
Il primo importante crepaccio da superare
Poi, di nuovo, ci si porta sulla sinistra per superare la crepacciata terminale. Da questo punto iniziano delle pendenze sostenute (anche sui 60 gradi).

Proseguire sempre sul ghiacciaio fino a quando questo finisce, concludendo la salita con un pò di misto.
Se invece si cerca presto la roccia (marcia) si deve poi percorrere una cresta (non troppo difficile).

Simone, Franco

Cima Ravetta (2226)

Data: 14 agosto 2011
Cartografia: Kompass n° 626 (Catena dei Lagorai - Cima d'Asta)
Dislivello: 1000 m
Tempo: 5,5 h

Dal paese di Tedon in Val Campelle si imbocca il sentiero 332. Si oltrepassa Malga Caldenave proseguendo in Val di Ravetta fino alla forcella Ravetta (2219).


Dalla forcella Ravetta l'omonima Valle e parte dei Lagorai
Dalla forcella Ravetta si prosegue sul sentiero 333, giungendo in una ventina di minuti a Cima Ravetta (2226).

Si proseguo sullo stesso sentiero passando per il Bivacco Argentino.

Ci si mantiene sul sentiero 333 (che dopo pochi chilometri diventa strada forestale) fino a Tedon.

giovedì 14 luglio 2011

Konigspitze (Gran Zebrù) (3851)

Data: 2/3 luglio 2011
Cartografia: Kompass n° 636 (Ortles/Ortler)
Esposizione principale: Est
Difficoltà alpinistica: PD
Dislivello: 1151 m
Tempo: 1,5 ore dal rifugio all'imbocco del Collo di Bottiglia, 2 ore dall'imbocco del Collo di Bottiglia alla vetta.

Da Santa Caterina Valfurva si prosegue per il rifugio Ghiacciaio dei Forni (2178), dove si parcheggia la macchina.
Si prosegue a piedi su una comoda strada sterrata (segnavia 28B), fino al rifugio Pizzini (2700) (1,5 ore).
La morena da attraversare tra il Pizzini la Vedretta della Miniera
Vedretta della Miniera
La colonna sulla via normale, noi abbiamo "raddrizzato" il tutto salendo il canalino centrale

Durante la discesa sopra al Collo di Bottiglia
Francesco, Simone, Emanuele

Canale Nord-Ovest (Pasquale) - dorsale Ovest (Ceverdale)

Data: 25/26 giugno 2011
Cartografia: Kompass n° 095 (Peio e Rabbi - Val di Sole)
Esposizione principale: Ovest
Difficoltà alpinistica: AD (per in canale del Pasquale), PD (per la dorsale del Cevedale)
Dislivello:  980 m il canale, 390 m la dorsale
Tempo: 3 ore per il canale, 2 ore per scendere dal Pasquale e salire la dorsale, 2 per scendere dalla normale del Cevedale e arrivare al rifugio Pizzini.

Da Santa Caterina Valfurva si prosegue per il rifugio Ghiacciaio dei Forni (2178), dove si parcheggia la macchina.
Si prosegue a piedi su una comoda strada sterrata (segnavia 28B), fino al rifugio Pizzini (2700) (1,5 ore).
Dal rifugio si vede perfettamente il canale.


Circa a metà canale (50°)
Quando si raggiunge la cresta, si prosegue per 2 - 300 metri verso destra per raggiungere la vetta del Pasquale (3553). Dal rifugio alla vetta il tempo necessario è circa 2:30 - 3 ore.

Pasquale 3553

Dalla vetta del Pasquale si scende al Colle del Pasquale percorrendo quindi a ritroso la parte finale della via normale. Dal Colle si affronta la facile dorsale Ovest del Cevedale (dal Pasquale al Cevedale 2 ore).


Dorsale Ovest Cevedale e traccia di salita

Ultimi metri sotto la vetta del Cevedale (3769)
 Dalla vetta del Cevededale si scende la banale via normale fino al Rif. Casatti.

Il Konigspitze sullo sfondo e tra le nuvole
Dal Rif. Casatti si scende al Rif. Pizzini seguendo il sentiero (la parte ripida spesso sfasciumi) 28B.

Da sinistra a destra: Cevedale, Colle del Pasquale, Vedretta del Pasquale, Pasquale
Xavi, Linda, Alessandro, Valentina, Francesco, Simone